mercoledì 3 agosto 2011

Quando ho paura di poter finire




In questi giorni d'estate, tra una gita al mare e il gossip sotto l'ombrellone, vorrei per un attimo far soffermare la vostra attenzione su qualcosa di diverso. Vi propongo la lettura di un sonetto di un poeta che, nonostante la sua brevissima vita (è morto all'età di 26 anni), ci ha lasciato versi di memorabile bellezza. Si tratta di John Keats, uno dei più grandi poeti romantici inglesi. Keats scrisse il sonetto nel 1818, anno in cui la sua produzione poetica raggiunse la sua maturazione, ma fu pubblicato postumo nel 1848.

Nella prima parte è evidente il timore che una morte precoce possa metter fine al suo desiderio di realizzazione come poeta e possa fargli perdere la persona amata. Questi pensieri però lo portano a riflettere sulla solitudine dell'uomo e sul suo essere davvero insignificante di fronte alla grandezza del mondo: egli supera dunque la paura che il suo desiderio di fama e amore possano non realizzarsi attraverso  l'accettazione del loro "affondare nel nulla", regalandoci negli ultimi due versi una potente immagine finale che chiude il sonetto con una sorta di dissolvenza cinematografica.

WHEN I HAVE FEARS THAT I MAY CEASE TO BE

When I have fears that I may cease to be

Before my pen has gleaned my teeming brain,

Before high-piled books, in charactery,

Hold like rich garners the full ripened grain;

When I behold, upon the night's starred face,

Huge cloudy symbols of a high romance,

And think that I may never live to trace

Their shadows with the magic hand of chance;

And when I feel, fair creature of an hour,

That I shall never look upon thee more,

Never have relish in the fairy power

Of unreflecting love! - then on the shore

Of the wide world I stand alone and think

Till love and fame to nothingness do sink.



QUANDO HO PAURA DI POTER FINIRE

Quando ho paura di poter finire

prima che la penna abbia rastrellato il mio cervello

prima che libri scritti in grande copia

stipati sian granai di ciò che è ben maturo,

quando osservo sul volto stellato della notte

le nubi enormi segni d'una gran finzione

e penso che potrebbe toccarmi di finire senza

tracciarne l'ombre con la magica mano della sorte,

quando sento - bella creatura d'un momento -

che non ti guarderò mai più

né mai godrò della forza incantata

dell'istintivo amore - allora solo

mi fermo sulla riva di questo grande mondo

finché amore e fama affondino nel nulla. (trad. di F. Binni)

martedì 5 luglio 2011

E adesso si parte......

Comincia oggi l'avventura di questo blog!
Sarà un viaggio nella letteratura, nell'arte, nella cultura ma anche nella quotidianità del popolo inglese. Sarà l'occasione per parlare di scrittori, poeti, musicisti, artisti in genere, ma anche di gente comune. Ma forse dovrei dire per far parlare, poiché parleranno soprattutto le loro opere, delle quali cercherò sempre di fornire sia l'originale che la traduzione in italiano. L'unico filo conduttore che legherà i miei post sarà la passione, la curiosità nei confronti di autori o eventi. Mi piacerebbe avere anche dei suggerimenti da parte vostra su argomenti che vi interessano, in modo da trasformare questo luogo virtuale in un salotto dove vecchi amici si scambiano idee e impressioni su ciò che amano. Magari davanti ad una buona tazza di tè.........